Con la nota del 17 maggio 2022 il Ministero del Lavoro torna a segnalare il decreto 29 marzo che definisce i criteri per e modalità per la redazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano oltre cinquanta dipendenti. Decreto evidenziato dallo stesso Ministero lo scorso 4 aprile.

Elenchiamo in sintesi i termini del provvedimento. Questo il testo:

riguarda il complesso delle unità produttive e ciascuna unità se superiore a 50 dipendenti;sotto i 50 dipendenti può essere redatto in forma volontaria;va redatto su applicativo https://servizi.lavoro.gov.it tramite modulo di cui si riporta esempio in allegato A del decreto;applicativo operativo dal 23 giugno 2022;non va specificata l’identità del dipendente ma solo il sesso;accesso della consigliera o consigliere regionale di parità, delle città metropolitane, area vasta, tramite identificativo univoco; una copia del rapporto deve essere resa disponibile al lavoratore che ne faccia richiesta;entro il 31 dicembre l’applicativo rende alla consigliera o al consigliere nazionale di parità l’elenco regionale delle aziende tenute all’obbligo e gli elenchi dei territori per i rispettivi consiglieri territoriali;invio del rapporto per il 2020-21 con scadenza 30 settembre 2022, per i bienni successi scadenza al 30 aprile;per chi dovrà inviare il primo rapporto i dati dovranno riferirsi al 31 dicembre 2021;dovranno compilarlo nelle nuove modalità anche le aziende che l’avranno fatto con le modalità previgenti;con l’entrata in vigore del nuovo decreto viene abrogato il precedente del 3 maggio 2018.

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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