Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico! Con il summit di Bilbao del 14 e 15 novembre Eu-Osha ha concluso la campagna di sensibilizzazione sui Dms che ha condotto nel triennio 2020-22 e ha presentato il tema della campagna prossima 2023-25. Quotidiano Sicurezza media partner da anni di Eu-Osha è stato invitato e ha partecipato alla due giorni.

A Bilbao si è conclusa quella che l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha definito come la più più grande campagna mondiale sulla sicurezza e salute sul lavoro. Hanno preso parte alla convention Nicolas Schmit, commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Yolanda Díaz Pérez, vicepresidente e ministro del Lavoro e dell’economia sociale del Governo spagnolo, Idoia Mendia Cueva, vicepresidente e ministro del Lavoro e dell’occupazione del governo basco, Dragos Pîslaru, presidente della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo e Katerina Štepánková, viceministro del Lavoro e degli affari sociali in rappresentanza della presidenza ceca del Consiglio dell’UE, che è intervenuta con messaggio video.

Il summit, attraverso sessioni plenarie e tre panel paralleli di approfondimento, che abbiamo raccontato su Twitter, ha riunito esperti, aziende, stakeholder, per portare di nuovo all’attenzione il tema dei Dms sul lavoro, strategie di prevenzione e di tutela, politiche europee e nazionali, buone prassi. Sfide e soluzioni innovative per le ispezioni, per il supporto alle condizioni di cronicità, il tema dei rischi psicosociali e Dms, gli algoritmi per la gestione del lavoro. Per richiamare quindi di nuovo quanto sottolineato dall’Agenzie europea attraverso la sua campagna in questi anni. Obiettivi e propositi: “prevenire i Dms, incentivare la valutazione dei rischi, far conoscere i Dms e far capire che sono reali e possono essere affrontati, sostenere le persone affette da Dms cronici, collaborare sul lavoro”.

Così il Nicolas Schmit, commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali: “Assicurarsi che il luogo di lavoro sia sicuro, adatto allo scopo e non comprometta la salute di chi vi lavora è uno dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Lo scorso anno la Commissione ha presentato il quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027, che mira a gestire il cambiamento, a migliorare la prevenzione e ad aumentare la preparazione. La campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!» dell’EU-OSHA ha contribuito ad accrescere la consapevolezza su come prevenire efficacemente i disturbi muscolo-scheletrici lavoro-correlati, che continuano a destare grande preoccupazione. Mi congratulo con i partner della campagna per il loro impegno e attendo con interesse un vivace scambio di opinioni al vertice su come possiamo fare di più per proteggere la salute dei lavoratori.»

Il direttore esecutivo ad interim Eu-Osha, William Cockburn: “Benché sia possibile prevenirli, i DMS rimangono il problema di salute legato all’attività lavorativa più comune in Europa. Fattori di rischio sia fisici sia psicosociali (quali carichi di lavoro eccessivi) contribuiscono allo sviluppo o all’aggravamento dei DMS. La situazione è stata indubbiamente aggravata dai cambiamenti occorsi nell’ambiente di lavoro, più recentemente dovuti alla pandemia di COVID-19. La nostra recente indagine OSH Pulse conferma che il 30 % dei lavoratori soffre di disturbi o dolori alle ossa, alle articolazioni o ai muscoli, il 27 % di stress, depressione o ansia e il 37 % di affaticamento generale. Purtroppo questa tendenza continuerà probabilmente nei luoghi di lavoro dopo la pandemia. Continuiamo a lavorare per abbassare queste cifre”.

Presenti per Inail, focal point italiano Eu-Osha, Francesca Grosso e Cristina Di Tecco, coinvolta nei lavori del panel n.3 del 14 novembre a titolo Psychosocial risks and musculoskeletal disorders. Così Cristina Di Tecco, psicologo del lavoro, dottore di ricerca, ricercatore del Dimelia Inail:

“La campagna Eu-Osha appena conclusa si è soffermata su un tema impellente e attuale come quello dei Dms, tra i primi posti nei disturbi sofferti dai lavoratori. Richiamando l’attenzione anche sul punto fondamentale del collegamento con rischi psico- sociali.

I Dms sono disturbi multi causali e possono avere origine anche dalla presenza di rischi psicosociali. L’aumento dell’esposizione a condizioni di lavoro negative può comportare l’aumento dei livelli di stress e lo stress è una concausa dei Dms. Aspetti come il carico di lavoro, la mancanza di autonomia, eccessive pressioni possono essere quindi in grado di incidere sull’emersione di casi di Dms tra i lavoratori.

Nel panel di approfondimento del summit Eu-Osha abbiamo riportato alcune elaborazioni dei dati dell’indagine INSuLa – condotta da INAIL nel 2014 e nel 2019 – sulla percezione della salute e sicurezza dei lavoratori italiani, presentate nel discussion paper commissionato da Eu-Osha. Sul legame tra rischi psicosociali e Dms. Lo studio ha rilevato una correlazione tra loro molto alta, il 60% degli intervistati che ha dichiarato di aver sofferto di Dms nei 6 mesi precedenti all’indagine ha anche dichiarato di essersi sentito molto esposto a rischio stress lavoro correlato.

Questi dati e ulteriori evidenze ci suggeriscono come la direzione da prendere vada verso modelli di gestione della sicurezza olistici, multidisciplinari e partecipativi. Modelli che sappiano coniugare interventi di sanità pubblica con quelli di salute sul lavoro, promuovendo un legame tra salute dei lavoratori, organizzazione del lavoro e ambiente di lavoro in termini di prevenzione, protezione e promozione, anche in considerazione dell’invecchiamento della forza lavoro e dei rapidi cambiamenti del mondo del lavoro. Che sappiano prendersi in carico e da angolazioni diverse di ogni aspetto della salute del lavoratore.

I rischi psicosociali infine, sono indiscutibilmente parte del problema Dms, ma possono rappresentare anche una parte della soluzione. Intervenire da subito su aspetti quali il supporto da parte dei colleghi, del management e su aspetti quali autonomia e controllo può moderare l’impatto potenzialmente negativo del lavoro”.

Italiani anche due dei sedici tra vincitori ed encomiati dal premio buone prassi. Servizi Italia Spa con Ergocert tra gli Awarded e Zegna Baruffa Lane Borgosesia SpA tra i Commended rispettivamente per i progetti Nuovi metodi operativi e macchinari adattati per prevenire i disturbi muscoloscheletrici nelle lavanderie e Applicare l’ergonomia partecipativa per migliorare la sicurezza degli addetti alla manutenzione dei tessuti.

Fabio Popovich – Servizi Italia Spa, Rspp settore lavanderie: “Ringrazio Eu-Osha, Servizi Italia ed Ergocert per avermi dato la possibilità di ricevere questo prestigioso premio e per avere creduto nel progetto tecnico basato sull’oggettività di dati. Il progetto è best practis basati sul sistema werable che ha permesso di ogettivizzare i risultati della valutazione del rischio, da aspetti ergonmici, movimenti ripetitivi e movimentazione manuale carichi. Un progetto che può essere un punto di partenza, per nuovi sviluppi e nuovi aspetti che sarà possibile affrontare per aspirare a ulteriori miglioramenti”.

Qui tutte le foto del summit.

Era digitale

Annunciata infine la campagna 2023-2025. Sarà Safe and healthy work in the digital age – Lavoro sano e sicuro nell’era digitale. Qui l’anteprima.

Verrà lanciata ufficialmente nell’ottobre 2023.

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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