DigitALL: Innovation and technology for gender equality. Il tema che le Nazioni Unite hanno posto in evidenza per la “Giornata internazionale della donna” 8 marzo 2023.

Presidente della Repubblica Mattarella

Questo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Celebrazione ufficiale della “Giornata internazionale della donna” che si è tenuta al Quirinale la mattina dell’8 marzo 2023.

Ne riportiamo un breve passaggio: “Sono benvenute le donne presenti oggi al Quirinale: rappresentano tutto il genere femminile. Vorrei rivolgere un saluto anche a quelle che ci vedono tramite tv o tramite il web.

Abbiamo visto filmati, ascoltato letture e testimonianze dirette. Ci consentono di ribadire che l’8 marzo non è – come a volte si sente ripetere – la festa della donna, o delle donne, ma si tratta di un’occasione, preziosa, per fare il punto sulla condizione femminile nel nostro Paese, in Europa, nel mondo.

Ne emerge la convinzione che la strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità – sia ancora lunga e presenti tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società”.

DigitALL #IWD2023

Innovazione e tecnologia per l’uguaglianza di genere. L’Onu richiama l’attenzione sul divario nell’accesso a tutti i servizi digitali, nonostante l’enorme contributo dato dalle donne nella creazione della stessa attuale era digitale. Richiama la sotto rappresentazione femminile nelle mondo dell’istruzione e delle carriere del cosiddetto settore STEM, che diviene complementare dell’onnipresente rischio violenza di genere online.

La tecnologia deve essere utilizzata per promuovere maggiormente spazi di emancipazione, difesa e supporto delle donne su scale globale. Per l’apprendimento, l’assistenza sanitaria, la conoscenza e l’accesso ai diritti.

Secondo i dati Onu le donne le donne impiegate nell’AI nel mondo sono solo il 22% della forza lavoro, il 44% di 133 sistemi di intelligenza artificiale dimostra pregiudizi di genere e il 73% di giornaliste di 125 Paesi ha dichiarato di aver subito violenze online sul lavoro.

Le FAQ Onu.

Presidente del Consiglio Meloni

Questa la dichiarazione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ne riportiamo un passaggio.

Nella Giornata Internazionale della Donna voglio ricordare e ringraziare la tenacia e il coraggio di tutte le donne che, nel tempo e nella storia, hanno lottato e raggiunto importanti conquiste e traguardi in campo sociale e civile, economico e politico, nelle scienze come nell’innovazione. Protagoniste di grandi rivoluzioni che hanno portato la donna ad avere un ruolo sempre più centrale e significativo per lo sviluppo dell’Italia. Lavoratrici, mogli, madri, sorelle, figlie, amiche o compagne: le donne rappresentano una fonte inesauribile di forza, resistenza, coesione e condivisione.

E lasciatemi anche ricordare giovani donne come Saman Abbas, Pamela Mastropietro, Sara Di Pietrantonio e tutte coloro che sono state uccise per mano violenta. È per loro, e per ogni donna vittima di persecuzione, discriminazione e abusi, che dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

È dovere delle Istituzioni fare in modo che tali barbarie non accadano più. Così come è nostro dovere abbattere quegli ostacoli che non permettono a tutte le donne di poter esprimere al massimo il loro inestimabile potenziale nel settore cui esse ambiscono”.

Ilo

Ilo ha ricordato la Commissione sullo status delle donne (CSW67) in corso dal 6 al 17 marzo e ha segnalato due strumenti rilasciati per l’occasione: il Global Care Policy Portal e il Care Policy Investment Simulator, siti e simulatori per le politiche occupazionali e assistenziali.

Ha evidenziato quindi come il divario occupazionale donna uomo sia ancora molto superiore di quanto possa essere immaginato. Dai dati raccolti tramite un nuovo indicatore del jobs gap è emerso che il 15% delle donne in età lavorativa e che vorrebbe lavorare non ha lavoro, gli uomini sono il 10,5%, il 24,9% delle donne nei Paesi in via di sviluppo. “Le donne assumono una parte sproporzionata delle responsabilità personali e familiari, compreso il lavoro di cura non retribuito”.

Minore la possibilità di accesso a un lavoro dignitoso e a un dollaro di reddito di un uomo corrispondono 51 centesimi di una donna.

Eu-Osha

Eu-Osha ha pubblicato per la Giornata il documento Creare spazi sicuri: violenza domestica e luoghi di lavoro. L’Agenzia ha sottolineato in particolare quanto la violenza sulle donne abbia anche un secondo e altrettanto grave impatto nell’interruzione di una carriera, di un impiego, un diniego accessorio di ogni possibilità personale.

Raccomanda nuove e concrete misure che rendano i luoghi di lavoro utili alle vittime di violenza e adatti al loro sostegno.

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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