590mila infortuni sul lavoro denunciati nel 2023, -16,1% rispetto all’anno precedente, 1.147 infortuni mortali, -9,5% rispetto al 2022. Presentata da Inail il 14 ottobre a Roma, Camera dei Deputati, la Relazione annuale 2023.

375.578 gli infortuni finora riconosciuti, 64% del totale, di questi il 18,1% è avvenuto fuori dall’azienda, ovvero “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”. 550 i casi mortali riconosciuti, il 52,2% di questi avvenuto fuori dall’azienda.

72mila le denunce di malattia professionale, +19,8%, circa 49mila i lavoratori ammalati. 13mila denunce provengono dal Manifatturiero, 13mila dalle Costruzioni, quindi Commercio, Sanità e assistenza sociale, Trasporto-magazzinaggio.

Al 31 dicembre 2023 erogate 670.276 prestazioni sanitarie integrative in collaborazione con le Regioni, per assistere in 18.687 persone.

Questi i documenti in versione integrale rilasciati da Inail:

Relazione annuale 2023;documento di sintesi con i dati sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali;dati aggregati in grafico.

Così il presidente del Consiglio Meloni, nel messaggio inviato a Inail in occasione della presentazione: “La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”.

Il presidente Inail Fabrizio D’Ascenzo: “La nostra è una mission a forte vocazione sociale. In un contesto sociale, tecnologico e ambientale caratterizzato da costanti e inarrestabili cambiamenti del mondo produttivo per affrontare le sfide che lo attendono e consolidare il suo ruolo di ente preposto alla tutela di lavoratrici e lavoratori l’Inail intende agire su due fronti: quello interno, riguardante l’organizzazione, la gestione, il management e le risorse umane, tecniche e finanziarie, e quello esterno, inerente alla piena realizzazione della mission istituzionale a forte vocazione sociale, che va ben oltre la tradizionale connotazione di ente assicuratore”.

Il ministro del Lavoro Calderone, presente durante la conferenza stampa: “Prevenire vuol dire arrivare prima, non arrivare invece un momento dopo che sono successi fatti dolorosi. Con l’estensione della tutela Inail alle attività di insegnamento-apprendimento abbiamo fatto la scelta, assolutamente condivisa e sostenuta a livello trasversale, di mettere in protezione i nostri ragazzi e il personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado, perché era importante prima di tutto avere dei luoghi di formazione sicuri. Altrettanto importante è il disegno di legge che prevede l’insegnamento dei fondamenti della normativa in materia di salute e sicurezza”.

Segnalata da Inail nella Relazione, la proposta per le scuole di rivisitazione dell’indennizzo del danno biologico e quella relativa alla “stabilizzazione dell’estensione della tutela assicurativa Inail agli infortuni avvenuti nello svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento dei docenti e degli studenti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado“.

145.332 le prestazioni erogate dai centri protesici e riabilitativi per 4.260 assistiti. Richiamato infine il bando Isi 2023 che ha stanziato circa 500milioni per gli investimenti nella prevenzione e i bandi Bric per la ricerca con il mondo scientifico.

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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