Approvati dal Consiglio dei Ministri il 22 giugno nella seduta n.84 due schemi di decreto legislativo in attuazione di altrettante direttive UE riguardanti equilibrio tra attività professionale e vita familiare e condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili.
I provvedimenti sono illustrati in una nota del Ministero del Lavoro. Riassumiamo.
Il primo schema di decreto approvato riguarda la direttiva 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio. Prevede:
a regime il congedo di paternità di 10 giorni fruibile in 2 mesi;sale a 11 mesi il congedo parentale per il genitore solo;fino a 9 mesi congedo parentale con indennità del 30%;12 anni età del minore per la fruizione del congedo;indennità maternità per lavoratrici autonome e libere professioniste;sanzioni per i datori di lavoro che ostacolano i congedi e impossibilità di ottenere la certificazione della parità di genere.
Il decreto e la direttiva applicata modificheranno il D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, la Legge n. 104/1992, la Legge n. 81/2017 e il D.Lgs. n. 81/2015.
Il secondo decreto è in attuazione della direttiva 2019/1152, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea. Prevede:
norme sulla prevedibilità e sulla chiarezza in merito alle informazioni sui rapporti e sulle condizioni di lavoro;obblighi informativi gravanti sul datore di lavoro anche per contratti di lavoro non standard.
Modificherà in particolare il D.Lgs. 26 maggio 1997, n. 152.
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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